lunedì 28 novembre 2016

Rachele Abrusci: il ruolo della professionista in Zolors

La carriera di Rachele Abrusci in Cina prende sempre più quota. Dopo la laurea in Economia Aziendale presso la Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA) e diverse esperienze professionali in Italia, la professionista si trasferisce in Cina per apprendere la lingua e qui, oltre a studiare, si dedica a diverse attività nell’ambito dell’e-commerce. Presso Beijing Wajiu Electronic Commerce Co., realtà specializzata nella commercializzazione e nell’importazione di bevande, principalmente vino, ricopre la posizione di Sales Manager. Ma in contemporanea Rachele Abrusci lavora anche come Social Media Specialist per Zolors: la società si occupa della vendita di gioielli a prezzi convenienti, che la professionista promuove sui profili social dell’azienda. Grazie alle sue competenze in materia e all’utilizzo funzionale di fotografie e altre immagini, le pagine hanno aumentato il numero di follower. Ma Rachele Abrusci non si accontenta: “Spero possano crescere ancora di più. Questo è un gran bel modo, soprattutto produttivo, di utilizzare i social media: se ben impiegati possono rivelarsi uno strumento efficace sia per le imprese già consolidate che per le start up in procinto di affacciarsi sul mercato”.

martedì 15 novembre 2016

Le attività di Rachele Abrusci presso Wajiu

Dopo essersi formata in ambito economico, Rachele Abrusci decide di trasferirsi in Cina per imparare il cinese mandarino e continuare l’iter professionale cominciato in Italia. Terminata la collaborazione con Hua Yitong Education in qualità di Educational Consultant, inizia l’avventura presso Beijing Wajiu Electronic Commerce Co., e-commerce attivo nella commercializzazione e nell’importazione di bevande, principalmente vino, provenienti da tutto il mondo e in particolare da Sud America, Australia, Spagna, Portogallo, Italia e Francia. Privati, hotel e supermercati hanno la possibilità di acquistare i prodotti direttamente dal sito della compagnia. In Cina durante gli ultimi anni si è assistito al boom delle vendite on-line, motivo che ha spinto Rachele Abrusci ad accettare l’offerta di Wajiu. Presso l’azienda di Pechino ricopre la posizione di capo del team vendite con responsabilità estese a tutto ciò che concerne la promozione e commercializzazione dei prodotti e quindi organizzare eventi e degustazioni di vino destinati ai proprietari e manager di esercizi dotati di licenza per vendere alcol nella Repubblica Popolare Cinese. Inoltre, si occupa della gestione della merce importata, dalla quantità necessaria per ogni ordine al packaging delle bottiglie. Compie ricerche di marketing per capire cosa piace al cliente, tenendo in considerazione che solo recentemente il vino è entrato nelle abitudini culinarie della Cina e quindi considera la possibilità di importare nuove qualità ancora sconosciute ai consumatori cinesi. Partecipa periodicamente alle fiere di vini in giro per la Cina e la sua presenza risulta indispensabile per mantenere le relazioni tra Wajiu e le compagnie che esportano vino nel Paese asiatico.

giovedì 4 agosto 2016

Rachele Abrusci alla scoperta della Mongolia Interna e dei suoi paesaggi



Nel settembre del 2014 Rachele Abrusci decide di trasferirsi in Cina per imparare il cinese mandarino: sceglie di frequentare la Beijing Language and Culture University, l’istituto di Pechino riconosciuto a livello mondiale come una delle migliori università per l’istruzione fornita agli studenti stranieri desiderosi di apprendere la lingua. Nel corso del primo anno passato in Cina, Rachele Abrusci ha modo di conoscere in maniera approfondita la capitale ma anche di viaggiare per il Paese, concentrandosi sulla lingua e sulla cultura, tralasciando solo momentaneamente la carriera professionale. Nella primavera del 2015 decide di trascorrere un fine settimana nella Mongolia Interna, regione autonoma della Cina istituita nel 1947. La regione rappresenta il 12% della superficie totale della nazione e nel 2004 contava 24 milioni di abitanti, per la maggior parte composti da cinesi Han e con una considerevole minoranza mongola. La popolazione vive in spazi quasi interamente desertici ed è dedita all’allevamento nomade di ovini e cavalli. Il capoluogo della Mongolia Interna è Hohhot e le lingue ufficiali sono il cinese e il mongolo. Rachele Abrusci, durante il suo soggiorno, ha avuto modo di apprezzare il fascino della regione, caratterizzata dal suo essere ancora selvaggia e poco contaminata dal boom economico che sta vivendo la Cina negli ultimi anni. I paesaggi sono contraddistinti da immense praterie e sterminati deserti: il Resonant Sand Gorge è una zona del Kubuqi, deserto a circa un’ora di auto da Baotou, la città più grande della Mongolia Interna che dista 150 km dal capoluogo Hohhot. Questa parte desertica della Mongolia Interna è conosciuta in lingua cinese come Xiang Sha Wan (响沙湾 in caratteri cinesi) e deve il suo nome “Gola della Sabbia che Canta” all’effetto sonoro prodotto dalle dune durante giornate soleggiate quando la sabbia è secca.


venerdì 22 luglio 2016

L’esperienza di Rachele Abrusci fra Pechino e Xi’an


Rachele Abrusci, dopo aver conseguito la Laurea in Economia Aziendale, nel settembre del 2014 decide di trasferirsi in Cina con la finalità di studiare il cinese mandarino presso l’Università di Lingue e Culture di Pechino, rinomato istituto conosciuto in tutto il mondo per l’insegnamento della lingua agli studenti stranieri. Rachele Abrusci si stabilisce nel quartiere Haidian, più precisamente a Wudaokou, zona caratterizzata dalla presenza di diverse università e quindi molto popolare fra gli studenti cinesi e stranieri. Vivendo nella periferia di Pechino ha modo di sperimentare la cultura della capitale sotto tutti i suoi aspetti: affrontando un cambiamento radicale delle proprie abitudini, si adatta alla mancanza di cibo occidentale, vivendo in abitazioni molto diverse da quelle a cui era abituata. Nel corso del primo anno di permanenza in Cina, Rachele Abrusci si concentra quasi esclusivamente sull’apprendimento dell’idioma, tralasciando momentaneamente il percorso professionale. Durante questo periodo ha modo di visitare ed imparare a conoscere Pechino, appassionandosi in particolar modo agli hutong, i tipici vicoli formati da file di siheyuan (tradizionali abitazioni a corte cinesi), dove trascorre molto del suo tempo libero. Oltre a visitare in lungo e in largo la capitale, Rachele Abrusci decide di visitare Xi’an, capoluogo della provincia dello Shaanxi, nonché una delle quattro capitali antiche della Cina. In questa città, pregna di cultura, ha modo di entrare in contatto con la popolazione locale, caratterizzata da una vasta comunità musulmana, i cosiddetti hui. La principale meta turistica di Xi’an è sicuramente l’esercito di terracotta: scoperto casualmente nel 1974, rappresenta il corredo funebre dell’imperatore cinese Qin Shi Huang. Altri luoghi di interesse visitati da Rachele Abrusci sono la Pagoda della Piccola Oca Selvatica, la Pagoda della Grande Oca Selvatica e le Tombe del periodo Tang.